L’8 novembre 2024, Milano ha ospitato il 12° Convegno Annuale di AIC – Associazione Italiana Celiachia. Un appuntamento di grande rilevanza scientifica che ha visto la presentazione dei dati preliminari dello screening pediatrico per celiachia e diabete di tipo 1. Questo programma, il primo al mondo nel suo genere, è stato avviato in attuazione della Legge 130/2023 e rappresenta una svolta nella diagnosi precoce di due delle malattie autoimmuni più comuni nei bambini.
I risultati dello screening pediatrico: il 2,9% a rischio celiachia
Il progetto pilota, denominato D1ce Screen, ha coinvolto oltre 4.000 bambini tra i 2 e i 10 anni in Lombardia, Sardegna, Marche e Campania. Dai primi dati emerge che:
- il 2,9% dei bambini presenta un rischio di sviluppare la celiachia;
- lo 0,8% è risultato positivo ai marcatori per il diabete di tipo 1.
Questi numeri, superiori alle aspettative, evidenziano l’importanza di uno screening che permette di identificare precocemente i bambini a rischio e avviarli verso ulteriori accertamenti diagnostici.
La Legge 130/2023: un passo avanti per la sanità pubblica
La Legge 130/2023 è una normativa innovativa che sancisce lo screening gratuito su base volontaria per celiachia e diabete di tipo 1 nella popolazione pediatrica. L’obiettivo è duplice:
- prevenire complicanze come la chetoacidosi nel diabete;
- rilevare i casi di celiachia silente, spesso sottodiagnosticata a causa di un quadro clinico poco chiaro.
Si tratta di un’iniziativa unica a livello mondiale e sta attirando l’attenzione di molti Paesi esteri interessati ai suoi risultati.
La comunità scientifica a confronto
Oltre 200 medici, tra cui pediatri, dietisti e biologi, hanno partecipato al convegno di AIC per discutere benefici e sfide dello screening pediatrico. Tra gli interventi più rilevanti:
- Joni L. Rutter (NIH), che ha esplorato le opportunità offerte dalle nuove tecnologie come il sequenziamento genomico;
- Carlo Catassi (Università Politecnica delle Marche), che ha sottolineato l’aumento della prevalenza della celiachia e l’importanza della diagnosi precoce;
- Gino Roberto Corazza (Università di Pavia), che ha evidenziato i vantaggi di uno screening allargato alla popolazione generale.
Domande ancora aperte
Un modello da seguire a livello internazionale
L’Italia si conferma, quindi, all’avanguardia nella diagnosi precoce di malattie croniche nei bambini grazie a un programma di screening che non ha precedenti. Le ricadute di questa iniziativa potrebbero essere significative non solo per la sanità pubblica nazionale, ma anche per le politiche di salute globali.
Per ulteriori informazioni, puoi leggere il comunicato stampa ufficiale di AIC.